L'INDISPENSABILE
*Quello che ancora non ricordo
e
*Food Corner
Un progetto del Collettivo L’Amalgama
Drammaturgia:
Davide Pachera, Clara Mori e alcune persone incontrate.
Regia: di Clara Mori
In scena: Davide Pachera
Con il sostegno di
Periferie Artistiche Centro di Residenza della regione Lazio/Settimo Cielo/Teatro di Arsoli
Progetto vincitore del Bando FUTURA 2022 - Casa Fools - TO
Testo selezionato come
"Dramma del mese" 2022 da Dramma.it
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L’indispensabile prende il via da un'indagine all’interno della nostra società: attraverso incontri e interviste con persone di diversa età, genere ed estrazione sociale si sviluppa una ricerca su ciò che siamo e su quello che di indispensabile è rimasto nelle nostre vite di singoli e comunità.
Le domande ruotano attorno ad un unico tema, il cibo, che diventa un pretesto per parlare di altro: nel porre semplici domande sulle loro abitudini alimentari, le persone infatti si concedono di riflettere su sé stesse in maniera nuova. L'intervista stessa è stata ideata come un momento performativo e come un percorso di autoconsapevolezza per entrambe le parti, un incontro e un dialogo reciproco sia per chi intervista, sia per chi è intervistato.
Queste testimonianze ci raccontano di quanto il cibo possa rivelare chi siamo, quanto descriva una società intera e il suo tempo, il suo percorso, quanto riesca a mostrarci la nostra identità intima e comunitaria.
Le registrazioni delle interviste vengono poi utilizzate nella stesura della drammaturgia, non vengono manipolate, ma rispettate nella loro forma, comprensiva di ripetizioni, errori, cadenze e punteggiatura. Selezionando alcuni frammenti puri delle interviste e assemblandoli in una drammaturgia unitaria per la scena, la regista e l’attore lavorano sulla scoperta del filo rosso che emerge spontaneamente dalle storie raccolte.
Il progetto ha finora in archivio un centinaio di interviste. Attraverso l'utilizzo del materiale raccolto da questo periodo di indagine e un successivo periodo di sperimentazione, siamo arrivati a costruire un Primo Capitolo scenico.
L'indispensabile - Quello che ancora non ricordo, è il primo risultato teatrale di questa indagine.
Si tratta di uno spettacolo compiuto che sviluppa sia una propria tematica interna ma che si riallaccia inevitabilmente al processo di ricerca svolto. l'intento del progetto è sviluppare altri due capitoli, ulteriori due spettacoli che insieme a questo vadano a comporre una triade di monologhi ognuno con una tematica e un racconto autonomo ma al tempo stesso legati al meccanismo delle interviste.
All'interno di questo primo step uno dei quattro attori coinvolti nel progetto porta sulla scena un collage di ricordi, storie e testimonianze personali e di altre persone tramite l'utilizzo della parola e di frammenti audio delle interviste fatte.
La scena, il racconto dell'attore e le testimonianze audio vanno a comporsi in un unico racconto che mescola differenti storie e ricordi attorno ad un'unica tavola da pranzo che viene apparecchiata e sparecchiata in continuazione.
Questo spettacolo prende in esame solo una parte delle interviste raccolte e drammatizza sulla scena l'esperienza (nel processo d'indagine) di un singolo attore (Davide Pachera). Il monologo si sviluppa attorno ad una tematica fondamentale, quella del ricordo, e più precisamente quella del ricordo che si sgretola. La storia cardine, attorno alla quale si legano tutte le altre, narra di un ragazzo che cerca di ricordare la madre e la ricetta di una focaccia di cui si è dimenticata. La madre a sua volta cerca di ricordare sua madre. La nonna è affetta da Alzheimer. Attraverso il suo racconto, iniziato con una domanda sul cibo, emerge una complessità generazionale legata al ricordo, al non ricordo e alla paura di non riuscire più a ricordare le cose, le persone o una semplice ricetta.
Contemporaneamente e appositamente, in quelle stesse date, l'attore ha intervistato persone del luogo. I frammenti delle interviste si sovrappongono alle altre storie. Durante lo spettacolo lo spettatore sentiva la propria voce o parole da lui dette mescolate alle parole di altre persone che casualmente potevano essere sedute accanto a lui in teatro, e che magari non conosceva, scoprendo così particolari molto intimi dello sconosciuto vicino della porta accanto.
*Food Corner, che debutta durante la decima edizione del Festival Play With Food. Un festival che ruota totalmente intorno al cibo e quindi ottimale per il progetto. In “Food Corner” ci sono tre postazioni che consistono in un tavolino e due sedie, una per l’intervistato e una per l’intervistatore.
Nel lasso di tempo di un’ora e mezza gli attori e le attrici del collettivo sono rimasti a disposizione di chiunque volesse sedersi e regalare la propria biografia alimentare. Le interviste registrate tramite consenso andranno ad arricchire il materiale drammaturgico del progetto d'*Indagine
All'interno del Corso di Alta Formazione indetto da Idra Factory nel 2021 il collettivo ha potuto approfondire una TERZA modalità.
Sempre con il fine di giungere ad una restituzione scenica, abbiamo pensato di concentrare la ricerca in un gruppo ristretto di persone.
In questo caso l'*Indagine e gli incontri avvengono esclusivamente all'interno di una comunità, di un paese scelto. A seguito di un periodo di residenza in loco, il materiale raccolto andrà a formare uno spettacolo che restituirà il processo di quell'esperienza. La drammaturgia sarà quindi originata dallo stesso pubblico che assisterà a quella rappresentazione. Le voci, i ricordi e le testimonianze si mescoleranno insieme creando un racconto unico ma che restituirà l'immagine non solo di un individuo ma di una intera comunità, riunita per rispecchiarsi in quell'occasione a teatro.